lunedì 3 ottobre 2011

"Faded" Ben Harper 1997


Stasera mi chiama la mia ex, quella per cui mi sono messo nei guai, quella che ho messo nei guai,  quella con cui i guai sono una costante.
Insomma, mi racconta che ha fatto sesso con una sorta di pastore turco, o greco, che poi siamo lì:
“Tu sei speciale, e insieme abbiamo dei ricordi meravigliosi ma lui a letto è davvero un porco!“
E mi sono un po’ innervosito.
Perché va bene tutto, siamo in buoni rapporti, e io alla fine l’ho mollata, o almeno mi sembra.
Ma certe cose non si dicono, non si sbattono in faccia insomma anche se sono la verità limpida e cristallina, non è che proprio tutti sono in grado di gestirla, quella cazzo di verità.E  in questo momento della verità proprio non ho bisogno, che non è proprio un periodo dei migliori anzi ad essere onesti gira tutto poco, quasi niente. Diciamo pure che la rotazione terrestre è l’unico giro di cui faccio parte.
E nonostante a me piaccia lamentarmi non è che alla lunga le cose si sistemino da sole, anzi.
Quando poi cerco di cambiare finisco sempre in situazioni da assurdità relativa a  assurdità assoluta, non quelle da romanzo per intenderci. Come quando sono finito in un bagno di un locale, ubriaco, a giocare a carta sasso forbice contro la mia immagine riflessa allo specchio o quella volta all’università che durante una festa  ho  rincorso una amica mezza nuda con una disperata necessità di attenzione da parte di un compagno di corso e sono quasi stato linciato perché pensavano fossi  un molestatore. Nessuna straordinaria esperienza umana, nonostante tutto. Finisco in quelle da barzelletta, che durano poco e fanno ridere solo gli altri finchè te le ricordi.
Quindi appurato il fatto che il sottoscritto dovrebbe evitare certe dinamiche, per il qualsivoglia tentativo di rendersi la vita leggermente più interessante, o almeno farsi qualche risata, inevitabilmente la pratica sfugge alle regole della teoria.
E si che dicono che io abbia un bel lavoro, bello…interessante...o almeno curioso.
Ma lasciamo perdere, anche perché al momento questo ha ben poca rilevanza.
Sono davanti allo schermo del PC a perdere tempo, non dovrei, non ho l’età per certe idiozie, ad aspettare che il mondo mi dia un benché minimo segno di vita. Lo tengo sotto,leggo qualche blog, qualche giornale, vedo sul Corriere che una ragazza che mi hanno presentato si è spogliata in una fontana a Milano. Tipico.
Se c’è una suonata nel raggio di 10 km state tranquilli che ha frequentato (brevemente si spera) questo letto.
Devo avere una sorta di richiamo suonate, che poi si integra con quello che richiama le donne che hanno una lunga relazione.
E non che io sia un gran seduttore, penso sia più il fatto che uomini liberi sulla trentina senza casini di sorta ( ex mogli, fidanzate stalker, senza particolari turbe mentali , di sana e robusta costituzione e con un sano rapporto con la propria biancheria) comincino ad essere rari.
Non posso certo dire il contrario.
Ma poi passo regolarmente passo per essere misogino.
E’ abbastanza strano risultare agli altri misogini quando la maggior parte del tempo lo si passa in mezzo alle donne.
Belle donne tra l’altro.
E a me le donne piacciono, davvero.
Solo che penso anche che Hitler, al confronto, era un passerotto.
Pensateci bene, quando mai avete visto una donna distrutta per amore?
Non dico rovinata economicamente, non dico depressa dopo l’ennesimo flop sentimentale.
Parlo di una palese e distruttiva volontà di sofferenza dettata dalla mancanza di una persona. Di una trasformazione in una patetica, inutile, noiosamente triste larva umana.
Io mai.
E di donne ne conosco assai.
Mi viene in mente un conoscente incontrato per caso l’altra sera in un locale.
“Ciao Chicco , tutto bene?”
“Se per bene intendi essere stati appena lasciati dopo 14 anni dalla propria ragazza con un messaggio…”
“AH”
Vedi a salutare le persone senza pensarci…
“ E che io adesso devo trovare il modo di rifarmi una vita senza avere neanche capito il perché…”
Il perché ciccio, è che lei ha un altro, e sicuramente neanche da poco tempo.
E la discussione si è protratta per almeno un quindici minuti abbondanti su quanto lei fosse bella, incredibile e stronza.
Cristo, io con questo ci ho giocato a calcetto si e no dieci volte.
Avete presente dove vi puo’ portare la disperazione?
Lei no, ma io si.