sabato 8 ottobre 2011

"Lazy Flies" Beck 1998


E' una bella giornata, e aspetto il mio improbabile datore di lavoro come un gatto al sole, con gli occhiali calati e un paio di sigarette come comfort.
 In questo momento tutto mi sembra perfetto. L’aria è leggermente fresca, ma stando al sole non da fastidio, passa qualche bicicletta, e dal momento che ho lo studio vicino l’università, anche alcune giovani fanciulle che data la improbabile stagione e gli ormoni hanno deciso di tenere indumenti leggeri. Probabilmente tra un paio d’ore ne subirano le nefaste conseguenze nei bagni della facoltà. In compenso riempiono la mia giornata di un innaturale ottimismo.
Ecco, è in questi momenti che vorrei essere immortalato, beato con un sorriso ebete, perché i problemi sono abbastanza fuori fuoco. 
Sono preso da questi importantissimi pensieri quando vengo richiamato sulla terra.
-       Baldo maledetto!
Non sento chiamarmi così da anni, ci metto un po’ a focalizzare il Vanni, noto organizzatore delle peggiori, o miglior a seconda del punto di vista, nottate della mia scadente avventura universitaria.
Parliamo del più e del meno per una decina di minuti, intervallate da sonore risate, le sue, violente pacche sulle spalle, sempre le sue, e vani tentativi di fuga, miei.
Mi racconta qualche storia strana dove sono sempre presenti donne, nani e qualche fuoco d’artificio, il labile confine tra realtà e finzione con Vanni proprio non esiste, tutto si mescola alla Bunuel con buona pace della somma verità.
- E quindi agenzia investigativa?
-  Sì, adesso si chiama così, una volta si diceva investigatore privato, ma si          immaginavano tutti Magnum P.I…
Sostanza della cosa mi offre di pedinare la moglie di questo tale, Codarelli, uno che si occupa di organizzare concerti ed è sempre in giro.
Mi fa vedere le foto, e se lei lo tradisce ha tutto il mio appoggio. Lui è un ciccione con la coda e il pizzetto, lei una divinità greca, alta, bionda, gambe lunghe, vita sottile.
 Bellissima.
-       Lei è Carla Codarelli, ha 29 anni, per un po’ ha lavorato con il marito, da sei mesi ha lasciato perché dice di voler mettere su una attività sua. Però in sei mesi non ha combinato nulla. Il marito pensa che abbia una tresca, perché lei è sempre irrintracciabile e non sa dove passa le giornate.
Come diavolo fa una così a stare con uno così ?
-       Ci ha contattato settimana scorsa mentre era in zona, pensa consigliato da un      
      amico cornuto come lui, che tanto sicuro che lo è , che era rimasto   soddisfatto…”.
Ma la domanda giusta da farsi è un’altra. Chi è il piu’ stronzo, lui che sta con una donna così o tu che ti chiedi come fa?
       -…quindi si tratterebbe di pedinarla per un paio di settimane, venti giorni al massimo, e di  fotografarla durante il giorno…
       - Ma perché lo chiedi a me?
       -   Baldo, è la solita storia di corna, al limite. Solo che i signori sono di qua,
           e io ho già un paio di lavori che non posso perdere a Padova. E’ una sciocchezza, 
           si tratta di appostarsi in una macchina e seguirla, roba da bocia…
        - Si ma perché io?
        - Perchè sei sempre stato  uno che si fa gli affari suoi, eppoi qui a chi chiedo? 
        - Dieci giorni… io sono impegnato.
        -  Duemila euro subito e duemila a lavoro finito
        - Le spese?
        - Cazzi tuoi
        - Accetto.

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