Insomma,
va bene tutto e sono sempre stato un po' incasinato, ma non ho mai avuto la sindrome di salvatore di donne in pericolo. E francamente sino a quel momento non mi era mai venuto in mente che il lavoro potesse essere per qualsiasi motivo pericoloso.
Cazzo!
Va bene avevo rimediato un bacio.
Ma porca miseria non ero mica un adolescente innamorato.
O almeno non mi sarei dovuto comportare come tale.
"Che cretino il tipo!"La bionda si era ricomposta e voleva minimizzare.
"Mi vuoi far credere che quel...carroarmato che ci ha provato ad investire in realtà non era altro che una casalinga distratta da una telefonata mentre guida il suo mezzo un po' fuori misura?"
"Stai esagerando"
"E tu mi prendi per cretino?"
"Senti andiamo via di quà..."
"E dove bellezza? Torniamo a casa tua dal tuo amichetto o facciamo un altro giro evitando automobilisti distratti?"
"..."
"Capo! Tutto bene? oramai quello scemo vi investiva!"
Tempismo perfetto Bambi.
"Si " Ho cercato di continuare a incalzare la bionda senza successo."quindi..."
"Senti, andiamo a casa tua e ti racconto tutto..."
La cosa suonava benissimo e malissimo allo stesso tempo.
Mi sarei dovuto preoccupare di più, ma chiaramente il cosmo e il mio testosterone mi lavoravano contro.
"Bene, lascio Mr. e Lady Bear da qualche parte poi andiamo da me..."
Siamo scesi dall'antica terra della libertà in un lampo, ho scaricato il dinamico duo e mi sono diretto verso la casbah.
L'unica cosa intelligente che ho fatto è stato gironzolare per la barafonda un po', per evitare che mi seguissero.Mi sono sentito scemo, ma anche un po' più tranquillo quando poi ho parcheggiato la macchina davanti alla casa del mio vicino cinese stronzo.
Sono salito sulle scale esterne di casa con la bionda a seguito.Mi sono compiaciuto quando la mia vicina impicciona ha fatto due occhi cosi' guardandola.
Com'è che non mi preoccupo mai delle conseguenze delle mie azioni?
domenica 27 novembre 2011
sabato 19 novembre 2011
"Sweet Euphoria" Chris Cornell 1999
Ho scordato un sacco di cose nella mia vita: appuntamenti, occhiali, chiavi di casa.
Ho scordato di essere impegnato a volte, ho scordato che certe cose sarebbe meglio non rivangarle.
Ho scordato anche di essere meno stronzo, ho scordato soldi, visi, promesse, compleanni. Ho scordato di evitare alcune persone.Ho scordato di evitare farmi i lividi.
Ma il bacio della Bionda-Culo-Alto, beh...sarà difficile scordarselo.
Nonostante sia stato casuale, dettato dal momento e un po' rubacchiato.
E' stato come ricordarsi che oltre il casino, oltre le ammaccature e il destino ci sono anche giornate luminose, quelle che si mettono via per tirarle fuori quando piove.
E mi ha fatto incazzare.
Perchè se non ti ricordi certe cose, forse si sta un po' meglio, ci si abitua alle schivate, a sghignazzare del destino e a prendere un certo tipo di misure alla vita.
Poi invece, basta un fuoco d'artificio per rimettere tutto in discussione.
Siamo arrivati a dogana in un baleno, la Bionda ha frugato un tempo improbabile nella borsa, poi ha stretto nelle mani qualcosa e si è fiondata all'interno della banca senza che potessi dire nulla. Sono sceso cercando di seguirla ma la mia titubanza e il suo tempismo mi avevano fregato, quindi mi ero deciso ad aspettarla fuori, fumando una sigaretta dopo l'altra per una buona mezz'oretta.
Fumavo per riempire il tempo, accendendo una sigaretta col mozzicone dell'altra, camminando avanti e indietro come i pupazzi del tirassegno.
Non mi ero neppure arrischiato a prendere un caffè, nell'idea che se mi fossi distratto, sicuramente mi sarebbe sfuggito qualcosa di fondamentale.
Mi ero avvicinato alla macchina e avevo mandato le orche assassine a prendermi della caffeina e del tabacco, ma non mi ero accorto del Suv che si era posizionato ad un paio di metri dal catorcio.
Carla era uscita, con una grossa busta gialla e un passo deciso. Il Suv era partito di scatto non appena lei aveva attraversato la strada mentre io le ero andato incontro.
E' stato un attimo, probabilmente la fifa, ma sono caduto su di lei. Qualcuno avrebbe potuto dire buttato, la verità è che mi ero lanciato per terra per evitare il contatto e l'avevo presa in pieno.Siamo rotolati mentre il macchinone si allontanava.
Stesi uno sull'altro la bionda mi ha guardato per la prima volta diversamente.Ci siamo alzati.Mi ha abbracciato.Mi sono preso un bacio.Le me lo ha dato, ma poi si è ritratta.
L'unica cosa che ho saputo dire è stata
"Ma in che diavolo di guai ti sei messa?"
Ho scordato di essere impegnato a volte, ho scordato che certe cose sarebbe meglio non rivangarle.
Ho scordato anche di essere meno stronzo, ho scordato soldi, visi, promesse, compleanni. Ho scordato di evitare alcune persone.Ho scordato di evitare farmi i lividi.
Ma il bacio della Bionda-Culo-Alto, beh...sarà difficile scordarselo.
Nonostante sia stato casuale, dettato dal momento e un po' rubacchiato.
E' stato come ricordarsi che oltre il casino, oltre le ammaccature e il destino ci sono anche giornate luminose, quelle che si mettono via per tirarle fuori quando piove.
E mi ha fatto incazzare.
Perchè se non ti ricordi certe cose, forse si sta un po' meglio, ci si abitua alle schivate, a sghignazzare del destino e a prendere un certo tipo di misure alla vita.
Poi invece, basta un fuoco d'artificio per rimettere tutto in discussione.
Siamo arrivati a dogana in un baleno, la Bionda ha frugato un tempo improbabile nella borsa, poi ha stretto nelle mani qualcosa e si è fiondata all'interno della banca senza che potessi dire nulla. Sono sceso cercando di seguirla ma la mia titubanza e il suo tempismo mi avevano fregato, quindi mi ero deciso ad aspettarla fuori, fumando una sigaretta dopo l'altra per una buona mezz'oretta.
Fumavo per riempire il tempo, accendendo una sigaretta col mozzicone dell'altra, camminando avanti e indietro come i pupazzi del tirassegno.
Non mi ero neppure arrischiato a prendere un caffè, nell'idea che se mi fossi distratto, sicuramente mi sarebbe sfuggito qualcosa di fondamentale.
Mi ero avvicinato alla macchina e avevo mandato le orche assassine a prendermi della caffeina e del tabacco, ma non mi ero accorto del Suv che si era posizionato ad un paio di metri dal catorcio.
Carla era uscita, con una grossa busta gialla e un passo deciso. Il Suv era partito di scatto non appena lei aveva attraversato la strada mentre io le ero andato incontro.
E' stato un attimo, probabilmente la fifa, ma sono caduto su di lei. Qualcuno avrebbe potuto dire buttato, la verità è che mi ero lanciato per terra per evitare il contatto e l'avevo presa in pieno.Siamo rotolati mentre il macchinone si allontanava.
Stesi uno sull'altro la bionda mi ha guardato per la prima volta diversamente.Ci siamo alzati.Mi ha abbracciato.Mi sono preso un bacio.Le me lo ha dato, ma poi si è ritratta.
L'unica cosa che ho saputo dire è stata
"Ma in che diavolo di guai ti sei messa?"
giovedì 17 novembre 2011
"Swallowed" Bush 1996
Davanti al catorcio la bionda non ha fatto una piega, neppure quando quando ha visto i due orsi che ho prontamente fatto accomodare dietro maledicendomi. Cazzo, l'immagine non era delle migliori, grazie a dio avevano spostato tutto il ciarpame dietro, in compenso aleggiava un forte odore di canna.
E non ha fatto cenno neanche a questo, anzi ha fatto un mezzo sorriso e ha lanciato una occhiata di simpatia che al sottoscritto non era mai stata rivolta.
Ha preso altri punti quando, mentre abbassavo i finestrini, ha sfoderato dalla borsa tabacco e cartine.
Insomma, se avesse suonato il basso sarebbe stata la donna ideale della mia adolescenza, perchè le bassiste, come avrete notato, sono sempre ragazze dannatamente sexy.
Ho acceso il catorcio.
"Cos'è questo casino?"
Come non detto
"Una vecchia cassetta"
"Ah, e ascolti ancora questa roba?"
A volte si prendono certe cantonate...
"Vuoi ancora un passaggio?"
"Scusa"
"Dove andiamo'"
"San Marino"
L'ho guardata, ho spento la macchina.Se voleva giocare aveva sbagliato persona.Almeno speravo.
"Si...dove?"
Ha sbuffato, aveva perso l'inerzia dell'iniziativa e l'aveva capito.
"Credito Commerciale a Dogana"
"Bene"
Ho acceso la macchina e ho alzato il volume.
Ero già sulla superstrada quando l'ho riabbassato un pò, sicuro di averla infastidita.
"Cosa c'è?"
"..."
"Dico, cosa c'è al Credito Commerciale?"
"Soldi"
"Per cosa?"
"Per te, no?"
"Hai capito male"
"Ok, ok...anche documenti
"Di cosa?"
"Scusa ma tu non sai cosa sta succedendo vero?"
"Ne so abbastanza perchè tu finisca nei guai, e se non te ne fossi accorta ti sto aiutando...per ora"
100 punti per me.
"E' complicato"
"Centra con Buscemi?"
"Busc...Carlo.Puoi smettere di chiamarlo cosi'?"
"Ti da fastidio?"
"Mi confonde"
"Non avrei mai detto"
"Cosa?"
"Che fossi una che si confonde"
Stavo conducendo il match.
"Capo..."
Da dietro Bambi stava richiamando l'attenzione.
"...c'è l'autovelox"
Indicava a pochi metri davanti a me, vvvvum...passato.
"Mavaffanc... "
La bionda mi ha sorriso, o ha sorriso.
La cosa sarebbe cambiata parecchio.Com'è che non avevo ancora fatto qualcosa senza mettermi nei guai?
Avrei dovuto darmi un pugno in testa dopo averlo pensato.
Invece niente, poi il niente mi sarebbe venuto addosso.
Pesantemente.
sabato 12 novembre 2011
"High and dry" Radiohead 1993
Femmine,
è dalla notte dei tempi che mi fregano. Un mio caro amico mi ha sempre detto "Se pensassi al lavoro quanto alle donne, saresti al MoMa" .
Eh grazie, pensavo ad una carriera donne viaggi e soldi.Invece soldi pochi, viaggi meno, mi vorrai lasciare almeno qualcosa?
Che poi a pensarci bene sono anche monogamo. A fasi alterne.
Diciamo che sono molto svizzero quando bisogna trattare i termini di una "relazione"
Anche perchè il bestiario comprende davvero una serie di categorie molto precise.
Mica ho detto che attiro le suonate per caso.
Quelle fricchettone-intellettual-radical-chic. Andavo nei musei di arte moderna, a vedere quelli che bruciano i copertoni e fanno le "performance". Loro parlavanoparlavanoparlavano. E io sisisisi. Pensavo che ero io a fregarle. Mica vero. A pensarci bene magari ci finivi a letto ma dopo esserti sciroppato diverse ore di noiosissime mostre, una cena che pagavi, e una serie di chiacchiericci da mal di testa. Senza considerare quello che bisognava bere per sopportare quello strazio.
Hanno sempre condotto il gioco. E io queste le consideravo vittorie.
Quelle artiste, che tutto sommato erano solo donne all'ennesima potenza, ovvero schizofreniche al cubo, capaci di inscenare drammi shakespeariani per il colore di un paio di scarpe.
Quelle che facevano le bariste, grandi esseri mitologici della mia generazione,sirene sorridenti dispensatrici di alcool, che mi hanno ridotto il fegato un colabrodo, massacrato il portafoglio e hanno spostato l'asse della mia giornata dal giorno alla notte.
Quelle che erano professioniste stressate, che il giorno prima ti amavano, il giorno dopo non potevano portare avanti una relazione perchè non avevano il tempo, e la loro carriera prima di tutto.
Quelle straniere, che avevano sempre una relazione a casa che però erano in crisi e avevano deciso che venire con te solo una volta non era tradimento salvo rimangerselo la volta dopo.
Quelle veramente belle, e sono stati dolori.
Qualcuna mi ha fatto trottare, qualcuna l'ho schivata.
Una ha fatto davvero tanti danni.
Per questo mi ero tirato fuori per un pò.
Fino ad oggi almeno.
Non capita tutti i giorni di essere davanti al MoMa. In lacrime.
è dalla notte dei tempi che mi fregano. Un mio caro amico mi ha sempre detto "Se pensassi al lavoro quanto alle donne, saresti al MoMa" .
Eh grazie, pensavo ad una carriera donne viaggi e soldi.Invece soldi pochi, viaggi meno, mi vorrai lasciare almeno qualcosa?
Che poi a pensarci bene sono anche monogamo. A fasi alterne.
Diciamo che sono molto svizzero quando bisogna trattare i termini di una "relazione"
Anche perchè il bestiario comprende davvero una serie di categorie molto precise.
Mica ho detto che attiro le suonate per caso.
Quelle fricchettone-intellettual-radical-chic. Andavo nei musei di arte moderna, a vedere quelli che bruciano i copertoni e fanno le "performance". Loro parlavanoparlavanoparlavano. E io sisisisi. Pensavo che ero io a fregarle. Mica vero. A pensarci bene magari ci finivi a letto ma dopo esserti sciroppato diverse ore di noiosissime mostre, una cena che pagavi, e una serie di chiacchiericci da mal di testa. Senza considerare quello che bisognava bere per sopportare quello strazio.
Hanno sempre condotto il gioco. E io queste le consideravo vittorie.
Quelle artiste, che tutto sommato erano solo donne all'ennesima potenza, ovvero schizofreniche al cubo, capaci di inscenare drammi shakespeariani per il colore di un paio di scarpe.
Quelle che facevano le bariste, grandi esseri mitologici della mia generazione,sirene sorridenti dispensatrici di alcool, che mi hanno ridotto il fegato un colabrodo, massacrato il portafoglio e hanno spostato l'asse della mia giornata dal giorno alla notte.
Quelle che erano professioniste stressate, che il giorno prima ti amavano, il giorno dopo non potevano portare avanti una relazione perchè non avevano il tempo, e la loro carriera prima di tutto.
Quelle straniere, che avevano sempre una relazione a casa che però erano in crisi e avevano deciso che venire con te solo una volta non era tradimento salvo rimangerselo la volta dopo.
Quelle veramente belle, e sono stati dolori.
Qualcuna mi ha fatto trottare, qualcuna l'ho schivata.
Una ha fatto davvero tanti danni.
Per questo mi ero tirato fuori per un pò.
Fino ad oggi almeno.
Non capita tutti i giorni di essere davanti al MoMa. In lacrime.
lunedì 7 novembre 2011
"Plush" Stone Temple Pilots 1993
Voglio essere chiaro.
Non ci avevo neanche provato. Dico a resistere a quella scena. Agli occhi che si riempivano di lacrime, al labbro che si mordeva cercando di trattenerle. Ai capelli che le nascondevano il viso. Pacchetto completo.
E' che la maggior parte degli uomini rimane fregata da certe situazioni. Naturalmente la femmina in questione deve essere notevole, se è brutta puo' piangere e scalciare fino alle prossime olimpiadi delle brutte. Tanto nessuno se la fila.
Ma porca miseria questa meritava tutta la mia attenzione. E siccome l'uomo è intrinsecamente e vergognosamente stupido in certe situazioni, non mi era balenata l'idea che questa cosa mi avrebbe fatto perdere di vista il mio obiettivo: i soldi.
E' la visione orizzontale della vita, giri giri giri e ti fermi quando trovi qualcosa di interessante, poi riparti.
Le donne invece pensano in verticale. Non è una questione di priorità, di sensibilità o di analisi.
E' questione di geometria.
Quindi dopo essere rimasto ad osservare quella scena meravigliosa qualche secondo, perchè anche l'estetica vuole la sua parte, mi ero alzato per confortarla,cercando di tirar fuori quel pallido rimasuglio di maschio alfa che mi era rimasto tra la pezza bagnata e l'occhio gonfio.
E pensavo avrebbe funzionato, davvero.
Ma lei mi aveva guardato gelandomi. Aveva già deciso. E io dietro. Ma era stata cosi' comprensibile da farmi sembrare partecipe alla decisione.E questo per assurdo mi era piaciuto ancora di piu'. Ho un certo senso del masochismo. D'altronde sono uscito con una di Bologna per piu' di un anno.
"Mi puoi aiutare"
"Non so" .Certo che ti aiuto, se tiri un rametto te lo riporto scodinzolando.
"Devo andare a prendere una cosa"
"Ho la macchina di sotto" Bau bau bau
"Prendo la borsa e andiamo"
Sono appena diventato il cavalier servente della donna che dovevo pedinare.
Gratis.
Non ci avevo neanche provato. Dico a resistere a quella scena. Agli occhi che si riempivano di lacrime, al labbro che si mordeva cercando di trattenerle. Ai capelli che le nascondevano il viso. Pacchetto completo.
E' che la maggior parte degli uomini rimane fregata da certe situazioni. Naturalmente la femmina in questione deve essere notevole, se è brutta puo' piangere e scalciare fino alle prossime olimpiadi delle brutte. Tanto nessuno se la fila.
Ma porca miseria questa meritava tutta la mia attenzione. E siccome l'uomo è intrinsecamente e vergognosamente stupido in certe situazioni, non mi era balenata l'idea che questa cosa mi avrebbe fatto perdere di vista il mio obiettivo: i soldi.
E' la visione orizzontale della vita, giri giri giri e ti fermi quando trovi qualcosa di interessante, poi riparti.
Le donne invece pensano in verticale. Non è una questione di priorità, di sensibilità o di analisi.
E' questione di geometria.
Quindi dopo essere rimasto ad osservare quella scena meravigliosa qualche secondo, perchè anche l'estetica vuole la sua parte, mi ero alzato per confortarla,cercando di tirar fuori quel pallido rimasuglio di maschio alfa che mi era rimasto tra la pezza bagnata e l'occhio gonfio.
E pensavo avrebbe funzionato, davvero.
Ma lei mi aveva guardato gelandomi. Aveva già deciso. E io dietro. Ma era stata cosi' comprensibile da farmi sembrare partecipe alla decisione.E questo per assurdo mi era piaciuto ancora di piu'. Ho un certo senso del masochismo. D'altronde sono uscito con una di Bologna per piu' di un anno.
"Mi puoi aiutare"
"Non so" .Certo che ti aiuto, se tiri un rametto te lo riporto scodinzolando.
"Devo andare a prendere una cosa"
"Ho la macchina di sotto" Bau bau bau
"Prendo la borsa e andiamo"
Sono appena diventato il cavalier servente della donna che dovevo pedinare.
Gratis.
sabato 5 novembre 2011
"Smell like teen spirit" Nirvana 1991
"Allora? chi cazzo sei?"
Buongiorno principessa.
PUM
Calcio nello stomaco.
Adesso basta!
Ho provato a respirare, poco e male. Non sono un atleta, ma per nulla al mondo mi sarei fatto dare un altro colpo dalla bionda. Non di quel genere intendo.
Ha preparato un altro calcio, ho preso con la mano sinistra lo stivale e l'ho ruotato. E' finita con culo per terra.
Due a uno.
"Brutto stronzo!"
Ho cercato di rialzarmi, biascicando qualcosa
"Calma, calma,calma"
Mi sono trascinato a quattro zampe verso un tavolino mentre la bionda mi ha lanciato l'ennesimo sguardo di traverso mentre si massaggiava il fondoschiena.
Ho pensato in ordine:
che stavo facendo collezione di quel genere di sguardi
che mi ero fatto mettere KO da una donna
che questa tizia picchiava come un camionista
che comunque aveva un gran bel culo.
Tutto invece di pensare a come uscire da quel cazzo di guaio.
Già, perchè non avevo mai dato seriamente peso a quello che stavo facendo, era un mezzo gioco, pagato.
La cosa invece aveva preso forma consistente quando dalla bocca rosa glitterata è partito il colpo.
"Basta, chiamo la polizia!"
Già, e io cosa gli avrei raccontato?
Poi, era come scesa l'illuminazione divina.
"E gli racconti anche di Steve Buscemi?"
"..di chi?"
"Del tizio con cui stavi litigando..."
"Che ne sai?"
"Ne so quanto basta, chiama ...chiama"
Sarebbe stata anche una situazione divertente , la bionda per la prima volta seduta nervosamente davanti, giocherellando con la fede, con quelle chilometriche gambe accavallate in bella vista, se non avessi avuto uno straccio gocciolante pieno di ghiaccio sulla faccia, mentre cercavo di non fare casino su quel divano candido dove mi ero spiaggiato. L'occhio lo sentivo un melone, cercavo di non lamentarmi anche se il mio corpo urlava ahiahiahi, e tutte le volte che mi muovevo dal pacco schizzava un cubetto di ghiaccio.
Avevo bluffato bene, o meglio avevo bluffato e lei aveva voluto crederci.
Probabilmente non aspettava altro.
"Quindi Buscemi?"
"Chi? AH ...Carlo, bastardo..."
Andavo a braccio, come nelle interrogazioni a scuola, prendi una informazione, giraci attorno e aspetta che il tuo interlocutore abbia voglia di continuare.Andava sempre abbastanza bene. A parte matematica. Avevo 4.Non era una gran chiacchierona la prof.
"Appunto ...Carlo, avete...avuto...una... discussione"
"Chiamala discussione"
"Si...si fa per dire...."
"Non me lo aspettavo, davvero non me lo aspettavo"
"Era la...prima ...volta"
Mi ha lanciato un sguardo che mi ha trapassato
"Certo, cosa credi?"
"No è che sai...a volte, tra persone...succede che..."
Stavo annaspando, che cosa cosa diavolo stavo dicendo?
"Se avessi saputo che mi sarebbe entrato in casa cosi', avrei preso le mie precauzioni"
"Quindi...mai in casa..."
"Ti sembra normale?"
Boh, se due hanno una relazione extraconiugale il normale è labile, quantomeno lo si sistema a spanne.
"Dipende..."
"Non è particolarmente divertente accogliere in casa chi ti ricatta, no?
Ricatto ? mi sono tirato su, mi è partito un altro cubetto.
"Ma che bastardo!"
Lei mi ha guardato incuriosita. Ha quasi sorriso.
"Già"
"Ma come ...dico...con un tipo così?"
"Mica si sceglie!"
"AH...no...no?"
"Ma sei scemo?"
Fine della tregua. Si era alzata, ricomposta, era tornata la femmina algida, e io mi sentivo nel posto sbagliato, nel modo sbagliato,nel momento sbagliato semplicemente sbagliato.
"E quindi tu saresti un investigatore privato..."
"Si...insomma...Si, se vuoi dire cosi'"
" E ti ha assoldato mio marito..."
"Piu' o meno"
"Ma sei capace di dare una risposta che sia una?"
Ho fatto spallucce
"Senti, puoi evitare di ...Ti posso pagare..."
Assist davanti alla porta.
"Non è una questione di soldi"
Stavo gongolando, avevo ripreso colore e tono
"E' perchè..."
Non era riuscita a dire altro, aveva girato lo sguardo, i capelli le avevano coperto il volto, in parte.
Vedevo i suoi occhi pieni di lacrime.
Ero fregato, fregato, fregato.
Buongiorno principessa.
PUM
Calcio nello stomaco.
Adesso basta!
Ho provato a respirare, poco e male. Non sono un atleta, ma per nulla al mondo mi sarei fatto dare un altro colpo dalla bionda. Non di quel genere intendo.
Ha preparato un altro calcio, ho preso con la mano sinistra lo stivale e l'ho ruotato. E' finita con culo per terra.
Due a uno.
"Brutto stronzo!"
Ho cercato di rialzarmi, biascicando qualcosa
"Calma, calma,calma"
Mi sono trascinato a quattro zampe verso un tavolino mentre la bionda mi ha lanciato l'ennesimo sguardo di traverso mentre si massaggiava il fondoschiena.
Ho pensato in ordine:
che stavo facendo collezione di quel genere di sguardi
che mi ero fatto mettere KO da una donna
che questa tizia picchiava come un camionista
che comunque aveva un gran bel culo.
Tutto invece di pensare a come uscire da quel cazzo di guaio.
Già, perchè non avevo mai dato seriamente peso a quello che stavo facendo, era un mezzo gioco, pagato.
La cosa invece aveva preso forma consistente quando dalla bocca rosa glitterata è partito il colpo.
"Basta, chiamo la polizia!"
Già, e io cosa gli avrei raccontato?
Poi, era come scesa l'illuminazione divina.
"E gli racconti anche di Steve Buscemi?"
"..di chi?"
"Del tizio con cui stavi litigando..."
"Che ne sai?"
"Ne so quanto basta, chiama ...chiama"
Sarebbe stata anche una situazione divertente , la bionda per la prima volta seduta nervosamente davanti, giocherellando con la fede, con quelle chilometriche gambe accavallate in bella vista, se non avessi avuto uno straccio gocciolante pieno di ghiaccio sulla faccia, mentre cercavo di non fare casino su quel divano candido dove mi ero spiaggiato. L'occhio lo sentivo un melone, cercavo di non lamentarmi anche se il mio corpo urlava ahiahiahi, e tutte le volte che mi muovevo dal pacco schizzava un cubetto di ghiaccio.
Avevo bluffato bene, o meglio avevo bluffato e lei aveva voluto crederci.
Probabilmente non aspettava altro.
"Quindi Buscemi?"
"Chi? AH ...Carlo, bastardo..."
Andavo a braccio, come nelle interrogazioni a scuola, prendi una informazione, giraci attorno e aspetta che il tuo interlocutore abbia voglia di continuare.Andava sempre abbastanza bene. A parte matematica. Avevo 4.Non era una gran chiacchierona la prof.
"Appunto ...Carlo, avete...avuto...una... discussione"
"Chiamala discussione"
"Si...si fa per dire...."
"Non me lo aspettavo, davvero non me lo aspettavo"
"Era la...prima ...volta"
Mi ha lanciato un sguardo che mi ha trapassato
"Certo, cosa credi?"
"No è che sai...a volte, tra persone...succede che..."
Stavo annaspando, che cosa cosa diavolo stavo dicendo?
"Se avessi saputo che mi sarebbe entrato in casa cosi', avrei preso le mie precauzioni"
"Quindi...mai in casa..."
"Ti sembra normale?"
Boh, se due hanno una relazione extraconiugale il normale è labile, quantomeno lo si sistema a spanne.
"Dipende..."
"Non è particolarmente divertente accogliere in casa chi ti ricatta, no?
Ricatto ? mi sono tirato su, mi è partito un altro cubetto.
"Ma che bastardo!"
Lei mi ha guardato incuriosita. Ha quasi sorriso.
"Già"
"Ma come ...dico...con un tipo così?"
"Mica si sceglie!"
"AH...no...no?"
"Ma sei scemo?"
Fine della tregua. Si era alzata, ricomposta, era tornata la femmina algida, e io mi sentivo nel posto sbagliato, nel modo sbagliato,nel momento sbagliato semplicemente sbagliato.
"E quindi tu saresti un investigatore privato..."
"Si...insomma...Si, se vuoi dire cosi'"
" E ti ha assoldato mio marito..."
"Piu' o meno"
"Ma sei capace di dare una risposta che sia una?"
Ho fatto spallucce
"Senti, puoi evitare di ...Ti posso pagare..."
Assist davanti alla porta.
"Non è una questione di soldi"
Stavo gongolando, avevo ripreso colore e tono
"E' perchè..."
Non era riuscita a dire altro, aveva girato lo sguardo, i capelli le avevano coperto il volto, in parte.
Vedevo i suoi occhi pieni di lacrime.
Ero fregato, fregato, fregato.
martedì 1 novembre 2011
"Nearly lost you" Screaming Trees 1992
"Porca Puttana, Porca Puttana, PORCA PUTTANA!"
Mi faceva un male cane, la mascella scricchiolava, l'occhio si stava gonfiando e il mio orgoglio faceva l'opposto.
Non avevo preso questo lavoro per farmi prendere a pugni.
Avrei dovuto chiedere un extra.
Avrei dovuto non farmi coinvolgere in stronzate simili.
Avrei dovuto avere un'altro tipo di vita.
E avrei anche voluto starmene a bere pina colada sulla spiaggia di Rio ma gli asini volanti non erano ancora passati.
Ma che diavolo ci facevo li'?
Appena sceso dalla macchina avevo cercato con lo sguardo il mio macinino, che si trovava dietro un angolo di una villetta con siepe, abbastanza imboscato per non essere visto ma con una discreta visuale. La macchina era un macello peggio che come l'avevo lasciata, c'era odore di canna, fast food e fluidi corporei.
"Bambi cazzo! 'Sta macchina è una merda ma sei riuscito a renderla un porcile..."
La pseudo-punk-obesa stava sorridendo al suo orso mentre questo sghignazzando cercava di portare la discussione sul vivo.
"Eh...si mo' sistemo, comunque è entrato un tipo in casa..."
"Non è che è il marito?"
"Nono...davvero, è un tizio pelato, è arrivato da 20 minuti. Erano in cucina, da qui si vede, poi si sono spostati..."
"Hai fatto le foto?"
"Ehhhhh...Si capisce"
Gli avevo strappato la Canon, effettivamente non era il marito era un tizio che sembrava Steve Buscemi. Pelato...BINGO!
Un paio di foto mentre i due piccioncini ci davano dentro e lavoro portato a casa...
Mi sono avvicinato col passo del giaguaro alla villetta, cercando di trovare uno spiraglio.
Niente di niente, le case italiane sono un monoblocco di cemento, le finestre piccole e piene di tende.
Come cazzo si fa' questo lavoro?!?
Avevo cercato inutilmente attorno alla casa, finche preso dall'esasperazione e aiutato dalle tenebre avevo provato a scavalcare il cancello che poi era decisamente basso.
Per sicurezza avevo appoggiato la macchina oltre le sbarre e mi ero arrampicato, ma a metà strada,nel mezzo di un agilissimo zompo, il cancello si era aperto, facendomi perdere l'equilibrio e facendomi ruzzolare a terra.
Mi ero rialzato tirando in ballo tutto il pantheon cattolico che mi veniva in mente, cercando di capire se ero caduto sulla macchina o se mi ero rotto qualcosa.
Mi ero diretto verso il retro della casa che dava su un giardinetto, verde, all'inglese, piuttosto molesto nel suo ordine.
Mi ero anche fatto una mezza sghignazzata pensando a quel coglione del marito che si occupava dal giardino mentre la moglie si occupava d'altro.
Si, mi ero reso conto che il marito mi stava sulle palle.
Poi raccontate della solidarietà maschile.
Dietro c'era una vetrata ampia, con una porta a vetri aperta che era coperta dall'esterno da una siepe , che dava sul soggiorno. Sentivo una discussione animata, molto animata senza carpirne il senso.
Ero li' al buio totale, quando all'improvviso si era accesa la luce, e io mi ero ritrovato li', come un coglione, in mezzo alla vetrata senza nessun nascondiglio mentre la bionda culo alto e il pelatone con la faccia da Steve Buscemi, stavano discutendo piuttosto animatamente.
La situazione era talmente surreale che non ero riuscito a muovere un muscolo.
Ero li' impalato come davanti ad un film, mentre loro ancora non si erano accorti di me.
La cosa è durata poco.
Si sono girati entrambi.
Siamo rimasti li' come idioti per un tempo che a me è parso lunghissimo.
Poi lui ho cercato di saltarle addosso, per strapparle qualcosa di mano.
Io istintivamente mi sono buttato su di lui entrando dalla porta finestra.
Steve Buscemi ha preso due pugni senza fare una piega, poi si è slacciato dalla mia presa non troppo ferrea ed è sgattaiolato via non senza tirarmi una ginocchiata che mi aveva tolto il fiato.
Ho preso un po' d'aria, cercando di impostare un mezzo sorriso a lei mentre mi stavo alzando.
La bionda era ancora sconvolta.
Ho fatto per alzarmi cercando di fare una battuta.
Non ho fatto in tempo, perchè si è avvicinata e PUM!
Mi ha tirato un cazzottone da peso massimo tra lo zigomo e la mascella.
Vedi le principesse di oggi?
Poi dicono che i principi azzurri sono diventati tutti gay.
Mi faceva un male cane, la mascella scricchiolava, l'occhio si stava gonfiando e il mio orgoglio faceva l'opposto.
Non avevo preso questo lavoro per farmi prendere a pugni.
Avrei dovuto chiedere un extra.
Avrei dovuto non farmi coinvolgere in stronzate simili.
Avrei dovuto avere un'altro tipo di vita.
E avrei anche voluto starmene a bere pina colada sulla spiaggia di Rio ma gli asini volanti non erano ancora passati.
Ma che diavolo ci facevo li'?
Appena sceso dalla macchina avevo cercato con lo sguardo il mio macinino, che si trovava dietro un angolo di una villetta con siepe, abbastanza imboscato per non essere visto ma con una discreta visuale. La macchina era un macello peggio che come l'avevo lasciata, c'era odore di canna, fast food e fluidi corporei.
"Bambi cazzo! 'Sta macchina è una merda ma sei riuscito a renderla un porcile..."
La pseudo-punk-obesa stava sorridendo al suo orso mentre questo sghignazzando cercava di portare la discussione sul vivo.
"Eh...si mo' sistemo, comunque è entrato un tipo in casa..."
"Non è che è il marito?"
"Nono...davvero, è un tizio pelato, è arrivato da 20 minuti. Erano in cucina, da qui si vede, poi si sono spostati..."
"Hai fatto le foto?"
"Ehhhhh...Si capisce"
Gli avevo strappato la Canon, effettivamente non era il marito era un tizio che sembrava Steve Buscemi. Pelato...BINGO!
Un paio di foto mentre i due piccioncini ci davano dentro e lavoro portato a casa...
Mi sono avvicinato col passo del giaguaro alla villetta, cercando di trovare uno spiraglio.
Niente di niente, le case italiane sono un monoblocco di cemento, le finestre piccole e piene di tende.
Come cazzo si fa' questo lavoro?!?
Avevo cercato inutilmente attorno alla casa, finche preso dall'esasperazione e aiutato dalle tenebre avevo provato a scavalcare il cancello che poi era decisamente basso.
Per sicurezza avevo appoggiato la macchina oltre le sbarre e mi ero arrampicato, ma a metà strada,nel mezzo di un agilissimo zompo, il cancello si era aperto, facendomi perdere l'equilibrio e facendomi ruzzolare a terra.
Mi ero rialzato tirando in ballo tutto il pantheon cattolico che mi veniva in mente, cercando di capire se ero caduto sulla macchina o se mi ero rotto qualcosa.
Mi ero diretto verso il retro della casa che dava su un giardinetto, verde, all'inglese, piuttosto molesto nel suo ordine.
Mi ero anche fatto una mezza sghignazzata pensando a quel coglione del marito che si occupava dal giardino mentre la moglie si occupava d'altro.
Si, mi ero reso conto che il marito mi stava sulle palle.
Poi raccontate della solidarietà maschile.
Dietro c'era una vetrata ampia, con una porta a vetri aperta che era coperta dall'esterno da una siepe , che dava sul soggiorno. Sentivo una discussione animata, molto animata senza carpirne il senso.
Ero li' al buio totale, quando all'improvviso si era accesa la luce, e io mi ero ritrovato li', come un coglione, in mezzo alla vetrata senza nessun nascondiglio mentre la bionda culo alto e il pelatone con la faccia da Steve Buscemi, stavano discutendo piuttosto animatamente.
La situazione era talmente surreale che non ero riuscito a muovere un muscolo.
Ero li' impalato come davanti ad un film, mentre loro ancora non si erano accorti di me.
La cosa è durata poco.
Si sono girati entrambi.
Siamo rimasti li' come idioti per un tempo che a me è parso lunghissimo.
Poi lui ho cercato di saltarle addosso, per strapparle qualcosa di mano.
Io istintivamente mi sono buttato su di lui entrando dalla porta finestra.
Steve Buscemi ha preso due pugni senza fare una piega, poi si è slacciato dalla mia presa non troppo ferrea ed è sgattaiolato via non senza tirarmi una ginocchiata che mi aveva tolto il fiato.
Ho preso un po' d'aria, cercando di impostare un mezzo sorriso a lei mentre mi stavo alzando.
La bionda era ancora sconvolta.
Ho fatto per alzarmi cercando di fare una battuta.
Non ho fatto in tempo, perchè si è avvicinata e PUM!
Mi ha tirato un cazzottone da peso massimo tra lo zigomo e la mascella.
Vedi le principesse di oggi?
Poi dicono che i principi azzurri sono diventati tutti gay.
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